Ana e Mia, per chi non lo sapesse, sono i nomignoli dati dalle "fan" ad Anoressia e Bulimia.
Sì perchè, anche se a me che non lo sapevo sembra assurdo, esistono persone che inneggiano a queste malattie come alla soluzione delle proprie insicurezze e difficoltà.
Vogue Italia ha lanciato l'iniziativa "Your blog against Ana and Mia" proprio per contrastare la proliferazione di siti e blog in cui le persone si danno consigli su come soddisfare le richieste di Ana (presentata come una esigentissima amica!) e descrivono trucchi ed esperienze.
Ho dato un'occhiata per capire cosa succede in questi blog e scioccata mi sono trovata a leggere di persone che si puniscono privandosi del cibo e accusandosi con epiteti orribili che non ripeterò.
Riuscire a non mangiare dà un'illusione di controllo, una sensazione esaltante: riuscire a fare a meno di qualcosa di necessario significa essere forti. Peccato che sia appunto un'illusione, perchè basta poco e di nuovo non sei più tu al comando, ma la tua necessità di aderire a quegli standard sempre più irraggiungibili. Di nuovo hai perso il controllo e sei del tutto dipendente da qualcosa, debole e fragile come prima anche se sei convinto/a di non esserlo.
Senza contare i danni fisici reali e irreversibili che anoressia e bulimia provocano.
E quindi anche noi fashion metallare, per dirla in breve, siamo contro: contro a chi dice che punirsi sia segno di forza, contro a chi dice che qualcuno merita di essere punito solo per come è, contro a chi pensa che essere perfetti sia possibile e coincida univocamente con uno standard solo. La bellezza sta nelle infinite possibilità che abbiamo e nella nostra capacità non di negarcele, ma di coglierle.
E quindi anche noi fashion metallare, per dirla in breve, siamo contro: contro a chi dice che punirsi sia segno di forza, contro a chi dice che qualcuno merita di essere punito solo per come è, contro a chi pensa che essere perfetti sia possibile e coincida univocamente con uno standard solo. La bellezza sta nelle infinite possibilità che abbiamo e nella nostra capacità non di negarcele, ma di coglierle.
Nessun commento:
Posta un commento